Azur e asmar

Un principino occidentale cresce assieme a un servo arabo, si vogliono bene, si separano, alla ricerca della fata dei Jinn imparano a conoscere l’uno il mondo dell’altro e, durante il viaggio, si scoprono stranieri al proprio mondo ma fratelli nella loro umanità.

Il regista Michel Ocelot, il papà di Kirikù, racconta con essenzialità, immediatezza (in un barocco estremo 3D), spirito divertito e emotività una fiaba luccicante contro i pregiudizi e le superstizioni che impediscono alle civiltà mediterranee (e non solo) di mettere in luce tutto quel che possiedono. Sempre senza retorica.

Un film per conoscere gli altri e noi stessi attraverso gli altri.